lunedì 7 maggio 2012

TIRANO – ASD ROBBIATE 68-62


Tre sconfitte di fila per la formazione di Sidat nella fase finale del campionato Under 17, girone Elite. Sconfitte che lasciano il Robbiate al quarto posto della graduatoria – un risultato comunque eccellente – ma che hanno storie assolutamente diverse, per quanto tra loro collegate.
Cominciamo con il dire che la partita disputata al Bione di Lecco e persa di misura contro il Basket Lecco è stata una sorta di spartiacque. I ragazzi biancorossi, reduci dalla bellissima vittoria contro il Nibionno A, hanno disputato una partita molto gagliarda e non avrebbero affatto meritato la sconfitta. Certo, non saranno stati perfetti (e chi lo è mai?) ma fino al 55-55 erano sempre stati avanti nel punteggio, con punte che avevano superato anche i dieci punti. Qualche facile conclusione sbagliata in transizione e il serio infortunio alla caviglia di Luca Marinoni hanno finito per fare la differenza a favore dei lecchesi. Peccato, perché il campionato – a quel punto – ha inevitabilmente preso una svolta diversa. La partita con il Morbegno A, che si è disputata giovedì scorso in un turno infrasettimanale, è parso più un allenamento intenso che non una gara di campionato. I giocatori ospiti, preso il largo nel secondo quarto, non hanno avuto troppi problemi a controllare la reazione dei giocatori di Robbiate, apparsi – non ce ne vogliano – addirittura svogliati in più di una circostanza. Ma sarebbe sicuramente andata diversamente se in palio ci fossero stati punti pesanti, decisivi cioè per riuscire ad accedere alle fasi successive.
Quella di sabato contro il Tirano, infine, è stata invece la partita dell’onore e dell’orgoglio. Ridotti in soli otto elementi (alcuni dei quali avevano giocato sia il giovedì con il Morbegno che venerdì con la prima squadra) e senza il loro allenatore, i robbiatesi hanno fatto vedere che la parola cuore fa rima con… basket. Sotto di un terrificante 11-2 nei primissimi minuti, sono riusciti a far leva sullo spirito di squadra. Incitati dalla panchina dal dirigente accompagnatore Enrico Pirovano in versione coach e in tribuna da quattro-genitori-quattro hanno rimontato punto su punto, restando aggrappati alla partita con ammirevole volontà. A volte scivolando sotto di 15 punti, ma sempre senza arrendersi. E la partita – come per miracolo - è tornata ad essere equilibrata. Uno spettacolo. Fino a 40 secondi dalla fine quando – con i padroni di casa del Tirano avanti di due punti – il giovane e spocchiosetto arbitro Scaramellini di Chiavenna (ma va?) si è inventato un fallo tecnico – sì, tecnico – contro un giocatore del Robbiate che, senza proferire verbo, aveva semplicemente mostrato di aver toccato la palla con l’avambraccio e senza commettere fallo. E la partita è inevitabilmente finita con un più sei che non rende merito degli ospiti. Bisognerebbe spendere ancora una parola per il direttore di gara, che nel primo quarto era riuscito nella clamorosa impresa di fischiare due tecnici contemporaneamente: uno al giocatore autore di un (normalissimo) fallo e l’altro alla panchina (4 persone, giocatori compresi) che, per sua stessa ammissione, aveva “addirittura” intonato un “no” di scoramento… La degna ciliegina su un torneo che, appena si varca il confine della provincia, perde molto della sua imparzialità.
Ci fermiamo qui perché le direzioni arbitrali – persino quelle più discutibili – non devono mai costituire un alibi dietro il quale nascondere i propri errori. Ma un pizzico di amarezza rimane.
Ai ragazzi del Robbiate Under 17, il plauso – incondizionato – da parte dei “redattori” di questo blog, dei genitori tutti, dell’allenatore Sidat e (crediamo) anche della società: una stagione degna di essere ricordata. Un grazie – ce la cantiamo e ce la suoniamo, ma comprenderete – anche a tutti noi genitori che ci siamo fatti in quattro per aiutare la società: chi ha fatto l’autista, chi è stato al tavolo, chi ha realizzato nel tempo libero gli striscioni di incoraggiamento, chi è rimasto al campo di allenamento per ore intere divorando libri nell’attesa, chi ha portato i palloni e chi è rimasto al cancello della Montello per avvertire l’arbitro che era cambiato il terreno di gioco… Facciamoci una pacca sulle spalle, ce la siamo meritata anche noi.


venerdì 4 maggio 2012

ASD ROBBIATE - ASD MORBEGNO 'A' 47-73

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 8, Biraghi 2, Baloj 2, Nova 10, Galigani, Conti, Russo 2, Pirovano 7, Orecchia 4, Costanzo, Manicardi 12. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 9-12; 13-25; 9-16; 16-20

venerdì 27 aprile 2012

Basket Lecco - ASD Robbiate 64-57

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 2, Biraghi 2, Baloj 3, Nova 4, Galigani, Conti, Russo, Pirovano 22, Orecchia 14, Manicardi 10, Casati, Marinoni. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 11-16; 18-18; 13-10; 22-13

martedì 17 aprile 2012

ASD ROBBIATE – NIBIONNO 'A' 66-50

Questo è il Robbiate che ci piace. Un Robbiate capace di rifilare 16 punti di distacco al Nibionno A, la formazione più in forma del girone Elite della seconda fase del campionato Under 17 al termine di una prestazione fatta di intensità, capacità tecnica e di una ritrovata consapevolezza dei propri (grandi) mezzi.
Il risultato finale di 66-50 rende bene l’idea della sfida, che si è giocata al palazzetto dello sport di Merate. Alla vigilia erano tanti i motivi per nutrire preoccupazioni: il Nibionno A – che all’andata aveva vinto di 17 - ha un roster di giocatori interamente della classe 1995 (e si sa quanto conti a questi livelli un anno in più di età) e, come se non bastasse, una superiorità fisica nettissima. Eppure aveva ragione il coach Sidat che venerdì, dopo l’ultimo allenamento, aveva confidato a qualche genitore il suo ottimismo per la partita dell’indomani. Se non temessimo di cadere nella retorica, potremmo anche dire che aveva intravisto nei suoi ragazzi gli “occhi della tigre” del film Rocky di Silvester Stallone.
Le prime fasi della partita sono state equilibrate ma si è capito subito che sarebbe stata una giornata positiva per i biancorossi, sempre sul pezzo e pronti a rintuzzare i tentativi avversari. Il 18-13 maturato alla fine del primo quarto risulterà l’unica frazione ad appannaggio degli ospiti. Di lì in poi, forse perché i ragazzi di Sidat hanno capito che avevano la possibilità di “fare male”, la situazione è rapidamente cambiata: 28-28 all’intervallo lungo e 43-40 per il Robbiate nel terzo quarto. Nell’ultimo parziale il distacco si è ulteriormente ampliato e, negli ultimi due minuti, i biancorossi hanno profuso il massimo sforzo, chiudendo con 66-50 e un parziale di 23-10 che rende bene l’idea della superiorità maturata.
Le ragioni della vittoria sono tecniche e psicologiche. Tecniche perché i robbiatesi, pur commettendo una serie di errori soprattutto in transizione, hanno avuto una dignitosissima percentuale al tiro (6 le bombe da tre messe a canestro) ed hanno attuato una zona difensiva molto efficace, mandando in tilt gli avversari. Il Nibionno, nell’impossibilità di penetrare, ha cercato di far valere la maggiore prestanza sotto il tabellone e si è avventurato più volte in tiri forzati. Basti dire che in tutta la gara non ha infilato neppure una tripla.
E poi ci sono le ragioni psicologiche. Questi ragazzi hanno una potenzialità notevole ma qualche volta, per ragioni incomprensibili, rimane inespressa. La partita di Nibionno ha dimostrato ancora una volta che – come ripete sempre il coach in allenamento – nessuna squadra è superiore, neppure il Morbegno tritasassi. Ma la differenza di rendimento tra prestazioni come quelle di Tirano o con il Nibionno è rappresentata dalla concentrazione e dal fatto di “crederci”. Tutto qui.

venerdì 6 aprile 2012

ASD ROBBIATE – TIRANO 59-76

Una brutta domenica per l’Asd Robbiate di Diop Sidat che perde l’imbattibilità stagionale della palestra Montello davanti al Tirano ma, soprattutto, al
termine di una partita deludente sotto tutti gli aspetti. Si è avuta l’impressione, in taluni tratti del match, che i giocatori di casa avessero dimenticato a casa quella grinta e quella concentrazione che li avevano resi grandi in questo campionato. Davvero un peccato perché il Tirano – che pure è un’ottima squadra – non era comunque un avversario imbattibile se soltanto si fosse deciso di…giocare.
Che non sarebbe stata una domenica da leccarsi i baffi lo si è capito subito
con i robbiatesi piuttosto abulici e poca determinazione sotto canestro. Per
questo, sia pure senza affondare come in altre circostanze, il Robbiate si è
subito trovato a rincorrere. E si è proseguito su questo stranissimo copione
per anche i due quarti successivi, con il Robbiate che insisteva nel tiro dalla
distanza (5 su 23 da tre il bilancio finale) e che, soprattutto, non riusciva
quasi mai a prendere i rimbalzi offensivi.
Di contro il Tirano non si è dannato l’anima. Certo, ha sofferto in talune
circostanze, soprattutto quando il Robbiate – nell’ultimo quarto – ha alzato il
ritmo della propria prestazione, riducendo rapidamente lo svantaggio. Ma poi,
non appena la tensione degli avversari è calata, ha piazzato una serie di tiri
che hanno stroncato le ultime resistenze dei locali.
Alla fine il risultato è stato severo, frutto anche di tre tiri da tre a
bersaglio negli ultimi due minuti, ma comunque ha finito per rispecchiare
quanto visto sul terreno di gioco. Molto deluso, alla fine dell’incontro, l’
allenatore Sidat che imputa questo calo di concentrazione al difetto di
personalità che da sempre contraddistingue i ragazzi. Davvero una disdetta
perché si tratta di una squadra vera, capace di autentiche imprese ma anche di
perdersi in un bicchier d’acqua quando le cose non girano per il verso giusto.
Dopo la pausa pasquale, partita casalinga contro il Nibionno. C’è da vendicare
l’inopinata sconfitta dell’andata. Avventurarsi in pronostici è ardua ma
basterebbe mezzo Robbiate per riuscirci.

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 9, Biraghi 3, Baloj 8, Nova 2, Galigani, Conti 1, Pirovano 13, Orecchia 3, Costanzo, Manicardi 4, Casati 2, Marinoni 14. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 10-17; 14-19; 16-25; 19-15

lunedì 26 marzo 2012

ASD MORBEGNO 'A' - ASD ROBBIATE 63-44

Il punteggio è troppo severo per gli Under 17 del Robbiate che,
in ogni caso, hanno costretto i primi della classe alla vittoria meno netta di
tutta la stagione. E sarebbe stata ancora meno evidente se negli ultimi due
minuti, i biancorossi non avessero alzato bandiera bianca subendo un
parziale che ha portato il punteggio definitivo al meno 19.
Sarebbe del tutto ingiusto puntare l’indice verso i ragazzi di Sidat che,a
metà dell’ultimo quarto, erano risaliti addirittura fino a meno 7. Il
bilancio della trasferta valtellinese, di conseguenza, non può essere considerato
negativo. E questo nonostante non sia stata la partita perfetta: il primo
quarto è stato chiuso con un ritardo pesante che, come accade troppo
spesso, ha finito per condizionare il risultato finale. I robbiatesi, infatti,
sono stati costretti a cercare il recupero disperato e non è sempre semplice rimontare una squadra tosta e determinata come il Morbegno.
Detto di questo “difetto”, non vanno taciute neppure le note positive. La
squadra di Sidat, nel secondo quarto, ha mostrato una grande difesa che ha
permesso agli ospiti soltanto 14 punti e nel terzo ha funzionato anche il
contropiede. A fare la differenza, soprattutto nel finale, è stata una
maggiore precisione al tiro da fuori (e ai tiri liberi) dei morbegnesi. Ecco, forse
è proprio questo l’aspetto da migliorare: la freddezza al momento del “buon
tiro” – come lo chiama il coach – e una certa ritrosia ad attaccare il canestro
davanti ad avversari fisicamente più prestanti.
Di contro da apprezzare, oltre l’aspetto tecnico, anche il grande orgoglio
del Robbiate che ha lottato fino in fondo, non accettando mai i pronostici
della vigilia che lo davano sconfitto in partenza.
E lo stesso accadrà domenica, quando a Merate (palestra Montello, ore 15)
arriverà il forte Tirano. Una palestra che porta bene, quella di Merate,
dove non si è mai perso. Si vorrà mica cominciare proprio domenica, no?

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 5, Biraghi 4, Baloj 3, Nova 9, Galigani, Conti 2, Pirovano 10, Orecchia 4, Costanzo, Manicardi 3, Casati 2, Marinoni 2. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 18-5; 14-10; 10-17; 21-12

lunedì 19 marzo 2012

ASD ROBBIATE – BASKET LECCO 71-57


Valli un po’ a capire, questi ragazzi d’oggi… Capaci di passare in sette giorni dalla peggiore prestazione stagionale (Nibionno) a una delle migliori. Ma non è soltanto la netta vittoria per 71-57 contro il Basket Lecco a rendere orgogliosi (ebbene sì, diciamocelo) allenatori, dirigenti e genitori-tifosi. Certo, i due punti sono importanti perché nessuno gioca con l’unica ambizione di partecipare. Ma è ancora più importante la prova di maturità dei ragazzi che hanno fatto del loro difetto principale – la mancanza di personalità in taluni frangenti – l’arma più micidiale. Oltretutto in un ambiente ostile, visto che la squadra lecchese era accompagnata da un gruppo di tifosi (tifosi?) molto particolare, che ha trascorso metà del tempo a inveire contro l’arbitro. E l’altra metà, invece, a fischiare gli avversari che battevano i tiri liberi… Senza contare la panchina dei lecchesi che con le reiterate proteste – spesso fuori luogo – ha finito per innervosire anche i propri giocatori, oltre che il più paziente degli spettatori neutrali. In realtà, l’arbitro non ha minimamente influito sul risultato finale, limitandosi a sbagliare – di quando in quando – da una parte e dall’altra, come è normale che capiti. Il suo unico errore, se vogliamo, è stato quello di accettare troppo supinamente le proteste che, dalla panchina lecchese, si sono levate sin dai primi secondi di gioco. Un tecnico all’irruente allenatore – o, magari, ai polemici accompagnatori – già nel primo quarto anziché nel concitato finale avrebbe probabilmente rasserenato gli animi evitando di costringere l’arbitro a continue spiegazioni del proprio operato.
Per fortuna, sul campo, la partita è stata migliore di quella degli spalti. Il Robbiate ha legittimato la sua vittoria con una grande determinazione che gli ha consentito di vincere tutti e quattro i “tempi” della partita. Dal 19-15 del primo quarto al 14-9 del secondo, per non dire poi dei successivi 18-15 e 20-18, stanno a dimostrare come i biancorossi abbiano sempre avuto il controllo della partita. Certo, tutto a questo mondo è perfettibile. Si sarebbe potuto gestire con maggiore attenzione, per fare un esempio, il vantaggio di 15 punti che si era concretizzato in più fasi del match. O, ancora, si sarebbe potuto titare ancora meglio dalla lunetta (50%) o, infine, concretizzare con maggiore precisione certe ripartenze a campo aperto. Ma sarebbe sbagliato, in occasioni di questo genere, sostituirsi all’allenatore andando a “scavare” dentro lo scout della partita. Quello che conta è che, a differenza di quanto (non) si era visto a Nibionno, la percentuale dei tiri si è notevolmente alzata (6 bombe da tre contro le… zero di una settimana fa) e che, ancora prima, la squadra nei momenti di difficoltà e con gli avversari in rimonta ha sempre trovato il modo di andare a canestro, vanificando anche psicologicamente ogni velleità avversaria.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere la grinta dei tempi migliori, nel senso più nobile del termine. E quando il Robbiate riesce a difendere con concentrazione e misura, per gli avversari diventa assai difficile puntare al canestro. Soddisfatto l’allenatore Sidat anche se si guarderà bene dall’esternare troppo ottimismo, come è giusto che sia. Tanto più che domenica prossima si va a Morbegno, contro la squadra schiacciasassi di questo torneo. Basti dire che finora non ha ancora perso una partita e che i venti punti di distacco ottenuti domenica a Chiavenna, rappresentano lo scarto più contenuto delle loro vittorie. Ma anche il Calolzio, quando venne a Robbiate, era imbattuto. Quando se ne tornò a casa, però, se la rideva un po’ meno…

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 10, Biraghi 2, Baloj 9, Nova 3, Galigani, Conti 3, Pirovano 14, Orecchia, Costanzo, Manicardi 7, Casati 4, Marinoni 19. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 19-15; 14-9; 18-15; 20-18

sabato 17 marzo 2012

NIBIONNO 'A' - ASD ROBBIATE 62-45

ASD ROBBIATE: Lanzalaco, Biraghi, Nova 5, Galigani 2, Pirovano 15, Orecchia 5, Manicardi 1, Costanzo, Casati 11, Marinoni 6. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 18-4; 20-20; 11-8; 13-13

ASD ROBBIATE – BASKET CHIAVENNA 63-54

Bravi, bravissimi, sette più. Anzi nove, come i punti di distacco che – al termine dell’ultima partita del girone di qualificazione – i robbiatesi di Sidat hanno messo tra loro e il Basket Chiavenna, sceso a Merate con bellicose intenzioni e forti della contestata vittoria (di misura, +5) dell’andata.
Due punti che consentono ai biancorossi di concludere al secondo posto, proprio davanti al Chiavenna, e con la soddisfazione di essere stati gli unici – nella magnifica domenica prenatalizia – a sconfiggere il Calolzio vincitore del girone e con un vantaggio di 12 punti che dà tutta la dimensione della potenzialità dei ragazzi.
Quella contro il Chiavenna non è stata una passeggiata di salute e non era difficile pensarlo. Tosti, pieni di fisiconi molti dei quali della classe ’95 e bene allenati, gli ospiti hanno dato del filo da torcere in una partita che ha avuto molti acuti ma che, sostanzialmente, è vissuta su un evidente equilibrio. Partiti alla grande, i robbiatesi hanno subito messo un sacco di punti in cascina ma, una volta arrivati sul 15-7, hanno avuto un momento di sbandamento, consentendo agli ospiti di rimontare sino a quota 16, con un punto sfuggito a tutti – avversari compresi – e cavallerescamente refertato dal tavolo biancorosso.
Nel secondo parziale è andata anche peggio. Il Robbiate si è fermato a quota 14 e gli ospiti, con venti punti in dieci minuti, sono andati al riposo lungo con un vantaggio di cinque punti.
Il tempo di una rinfrescatina alla memoria – e di una sana strigliata di Sidat – ed ecco la squadra che conosciamo tutti. Parziale di 21-11 e vittoria in ghiacciaia. Il quarto parziale, concluso sull’11 a 7 per il Robbiate,non è stato esattamente un esercizio di stile. Il Chiavenna ha cercato di buttarla sulla fisicità e sull’agonismo, nel tentativo di spezzare il ritmo dei locali, ma non ha mai dato l’impressione di poter rimontare. Anzi, se una cosa i ragazzi robbiatesi devono migliorare è proprio quella della gestione dell’incontro. Hanno sprecato quattro tiri consecutivi dalla lunetta (fallo più tecnico alla panchina) e, nel finale, hanno cercato soluzioni improvvisate piuttosto che limitarsi ad una più facile circolazione di palla in grado di far correre i secondi.
Dettagli, in ogni caso. La vittoria dei biancorossi è stata limpidissima e meritata contro una squadra forte e che merita l’onore delle armi. La differenza, a ben guardare e non per essere polemici, l’ha fatta la conduzione di gara dell’arbitro. Quella dell’andata – con la giacchetta grigia del…posto – era stata tra l’imbarazzante e lo sconvolgente: 54 tiri liberi agli avversari e 19 per il Robbiate, rimasto per ben sette minuti senza subire un fallo nonostante la sproporzione fisica. Domenica, invece, l’arbitro Avduli di Oggiono, già ottimo nella delicata partita con l’Osnago, è stato autorevole quanto basta e comprensivo il giusto, graziando l’allenatore ospite che sin dal primo quarto ha contestato ogni decisione – comprese le più limpide – con espressioni assai colorite, di quelle che non si insegnano all’Accademia della Crusca. Ai ripetuti inviti alla calma, ha fatto spallucce costringendo l’arbitro – nell’ultimo quarto - a comminargli un tecnico per una lingua troppo tagliente e troppo spesso in libertà. Viene da chiedersi come si sarebbe comportato a parti invertite, l’allenatore del Chiavenna, con arbitri valtellinesi che dirigono squadra valtellinesi, senza troppo curarsi della regolarità del match…
Accademia verbale, converrete. L’importante, a questo punto, è concentrarsi al prossimo raggruppamento, riservato alle prime quattro di ogni girone. Il Robbiate ci entra dalla porta principale – dietro al Calolzio ma davanti a Chiavenna e Osnago - ma con la consapevolezza – parola di coach Sidat – di non aver ancora fatto vedere (se non a sprazzi) la sua grande potenzialità. E noi siamo qui per questo…

ASD ROBBIATE: Lanzalaco, Biraghi 7, Baloj 5, Nova, Galigani, Conti 2, Russo 2,Pirovano 12, Orecchia 14, Manicardi 5, Casati 2, Marinoni 14. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 17-16; 14-20; 21-11; 11-7

NIBIONNO 'B' - ROBBIATE 43-67

A una giornata dalla conclusione del torneo di qualificazione, il
Robbiate Under 17 allenato da Sidat Ceickh consolida il secondo posto nel
girone e l'accesso alla fase finale grazie alla vittoria ottenuta sul
campo del Nibionno, formazione che vale assai più della sua classifica.
Per mantenere la piazza d' onore i biancorossi non dovranno far altro che vincere
Domenica prossima contro il Chiavenna nella palestra di casa del Montello.
La partita con il Nibionno non è stata facilissima e comunque meno di quanto
indica il punteggio finale di 63-47. In una bellissima palestra lasciata
incomprensibilmente senza riscaldamento, i biancorossi hanno commesso
l'errore di sempre, ovvero quello di adeguarsi ai ritmi di gioco degli avversari
senza mai mettere in campo quella personalità che segna il gap ancora esistente
con le grandissime squadre.
La differenza tecnica con gli avversari, a partire dalla precisione al tiro, hanno consentito comunque ai robbiatesi di portarsi avanti sin dalle battute iniziali, con i locali che hanno segnato i primi sette punti della partita esclusivamente con i tiri liberi.
Il break decisivo all'inizio del terzo parziale con i robbiatesi che hanno alzato i ritmi e scavato un solco di oltre venti punti, rimasti poi tali fino allo scadere. Una vittoria preziosa contro una discreta squadra che paga più del lecito la scarsa precisione al tiro e che consente ai robbiatesi di affrontare il Chiavenna con due punti di vantaggio e una minore pressione psicologica. Le condizioni ideali per vendicare la sconfitta dell' andata, di appena cinque punti e dopo un arbitraggio
che lascia perplessi al solo ricordo. Ma a Merate domenica (inizio alle ore 15) sarà un'altra cosa. Una grande occasione per chiudere con il botto una stagione fin qui più che positiva.

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 4, Biraghi 4, Baloi 16, Nova 9, Galigani, Russo 1, Pirovano 10, Orecchia 4, Manicardi, Costanzo, Casati 5, Marinoni 14. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 11-15; 11-16; 8-21; 13-15

ASD ROBBIATE - OSNAGO 48-40

Diciamolo a bassa voce e, soprattutto, senza farci sentire dai ragazzi. Ma è assai difficile che i biancorossi sbaglino due partite di fila. Lo ha capito anche l’Osnago che, sul campo del Montello di Merate, ha rimediato una sconfitta persin più netta di quanto non indichi il risultato finale di 48-40.
Non che i biancorossi si siano trasformati all’improvviso in tanti Bryant, mancherebbe altro. Ma è bastata una condotta di gara determinata nel primo quarto per scavare un solco mai più recuperato dagli avversari. Gli ospiti, che pure vantano nel roster ben sei elementi del 1995 e si erano rinforzati con tre prestiti, sono sempre stati costretti ad inseguire sin dal 10-0 iniziale. Nel secondo quarto – che hanno vinto con un netto margine – sono riusciti ad avvicinarsi e a far sentire il fiato sul collo dei padroni di casa. Ma ci voleva ben altro per riuscire ad operare il sorpasso: i robbiatesi non hanno perso la testa, hanno infilato le bombe quando servivano, ristabilendo un divario tecnico che è apparso piuttosto evidente.
Le note positive sono molte. A cominciare dai due punti che portano il Robbiate al secondo posto della classifica e con la matematica certezza di non essere raggiunti dai quarti in classifica. Il risultato minimo, si potrebbe dire, è stato raggiunto con due turni di anticipo. Il gioco è migliorato rispetto a Sondrio, le percentuali di tiro si sono alzate e si è notata una costante ricerca del gioco, dalla circolazione della palla fino all’applicazione degli schemi provati da coach Sidat.
Le note negative – o, meglio, le lacune ancora da colmare – riguardano la personalità. Quando i ragazzi di Robbiate mettono in campo orgoglio e determinazione, non ce n’è per nessuno. Quando, invece, si dimenticano di essere una squadra diventano assai prevedibili, fino al punto di rischiare di perdere con squadre meno forti. Un difetto che Sidat ha ben chiaro e che si è manifestato soprattutto a Sondrio – con un’incomprensibile paura nell’attaccare il canestro – ma che può essere corretto nella testa ancor prima che in campo.
Una nota la merita anche l’arbitro Avduli di Oggiono, il migliore tra quelli che finora hanno arbitrato il Robbiate in questa stagione. Preparato (sapeva della tumultuosa partita d’andata), autorevole nelle decisioni a dispetto della giovane età e persino disposto a spiegare ai ragazzi perché aveva segnalato un “passi”… Peccato che arbitri di questo genere non li si incontri mai in certe trasferte, si potrebbe dire con un pizzico di perfidia…
Intanto sabato si va a Nibionno, contro una squadra che ha sei punti in classifica e che non deve costituire un ostacolo. A patto che la concentrazione rimanga alta perché di materassi, a tutti i livelli, non ce ne sono più.

SONDRIO 'A' - ASD ROBBIATE 51-42

Si potrebbe archiviare la sconfitta in poche righe, spiegando ai nostri lettori che la partita in terra sondriese è stata la peggior prestazione stagionale dell’As Robbiate. E questo è un fatto: i ragazzi di Diop Sidat sono apparsi in netta difficoltà sin dall’inizio. Stranamente imprecisi al tiro – zero su dieci dalla palla a due – i biancorossi hanno subìto il gioco molto fisico dei padroni di casa, elementari nella costruzione del gioco (palla al centrone, giravolta con infrazione di passi e canestro) ma estremamente efficaci. E la situazione non è cambiata, nonostante le rotazioni del coach che ha cercato in tutti i modi di scuotere i suoi giocatori. Il punteggio si è fatto a fisarmonica con i sondriesi che allungavano con decisione, ottenendo in più occasioni la doppia cifra di vantaggio e con i nostri ragazzi quasi rassegnati alla sconfitta.
Che tuttavia il Sondrio non fosse esattamente il Barcellona lo si è capito tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultimo quarto, quando è stata sufficiente un po’ di corsa e qualche penetrazione per far pregustare addirittura l’ebbrezza di un’altra vittoria in volata. Tuttavia è stata soltanto un’illusione, visto che – nel momento topico del match – è emersa ancora una volta l’inattesa insicurezza dei ragazzi di Sidat. All’origine della sconfitta c’è probabilmente un eccesso nel tiro, situazione tattica non studiata a tavolino ma che è sembrata il frutto della paura alla penetrazione nel pitturato. Rinunciando quasi sempre ad aggredire il canestro – e perdendo i duelli sotto i tabelloni - i robbiatesi si sono limitati a sparare “padellate” da fuori con percentuali piuttosto basse. Esattamente il contrario di quanto hanno fatto i padroni di casa che, infatti, hanno concluso l’incontro senza neppure una bomba, costruendo i canestri con un unico schema.
A tutto ciò – e lo abbiamo lasciato per ultimo affinchè non suoni come una scusante – bisogna aggiungere l’incomprensibile atteggiamento dell’unico arbitro (al solito di… Sondrio) che ha tollerato il gioco duro dei valtellinesi e, soprattutto, ha ignorato bellamente il costante ricorso all’infrazione di passi. Guardando il distacco finale di 9 punti si capisce fin troppo che una più corretta applicazione delle regole avrebbe potuto trasformarsi in un risultato diverso.
Inutile, comunque, piangersi addosso. I robbiatesi hanno l’occasione del riscatto già nella giornata di domenica. Saldissimi al loro secondo posto (sia pure in coabitazione con il Chiavenna) affrontano l’Osnago, che segue a quattro punti di distanza ed è al quarto posto della graduatoria. Una vittoria rinsalderebbe la posizione in classifica in vista del turno successivo ma, soprattutto, consentirebbe di lasciare alle spalle le brutte sensazioni avvertite nella trasferta valtellinese. Che siano davvero warriors…

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 4, Biraghi, Baloi 7, Nova 6, Galigani, Conti 2, Russo, Pirovano 15, Orecchia, Manicardi 3, Casati, Marinoni 5. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 11-9; 20-11; 9-12; 11-10

MORBEGNO 'B' – ROBBIATE 52-53

Da una passeggiata (a Carugate) a una salita (Morbegno). Due trasferte tanto diverse con un comune denominatore: la vittoria e il consolidamento del secondo posto in classifica alle spalle del Calolzio, che proprio a Robbiate ha subito l’unica sconfitta del torneo.
Archiviata la trasferta milanese (71-40 il punteggio finale con un 22-4 nel primo quarto a precludere qualsiasi speranza di rimonta) vale la pena occuparsi del soffertissimo successo di misura contro il Morbegno, squadra tosta come da consolidata tradizione.
Meglio dirlo subito. I ragazzi di Sidat non hanno offerto la miglior prestazione dell’anno. Stranamente imprecisi al tiro, hanno faticato a prendere le misure degli avversari, abili nel rimanere incollati nel punteggio. Parziali tiratissimi sin dall’avvio con un 13-9 nel primo quarto (a favore dei robbiatesi) che la dice lunga sull’equilibrio. E la sostanza non è mai cambiata con il distacco massimo di 7 punti e, in taluni frangenti dell’ultimo quarto, anche un pareggio sul 41-41.
L’aspetto più positivo della trasferta è legato proprio al grande carattere di questi ragazzi che non hanno mai perso la testa. E chi gioca a basket sa benissimo quanto sia difficile riuscire a mantenere la lucidità quando si ha un vantaggio massimo di uno-due possessi. Senza contare poi che, ai riconosciuti meriti degli avversari, bisogna aggiungere una gestione arbitrale dell’incontro assai discutibile. E che ha lasciato la sgradevole sensazione che gli errori non fossero dovuti solo ad una serie di casualità sfortunate. Persino coach Sidat, il più rispettoso del mondo dei confronti delle giacchette grigie, è stato costretto ad intervenire (subendo il primo tecnico della stagione) per interrompere un florilegio di errori davvero ingeneroso nei confronti della stessa classe arbitrale.
Alla fine, nonostante due tiri liberi dimenticati nel fischietto complice un time out, i robbiatesi sono riusciti a portarsi avanti di tre punti andando a gestire con autorità il possesso negli ultimi infiniti 13 secondi. Alla fine era persino comprensibile la soddisfazione per due punti ampiamente pronosticabili alla vigilia ma che, per come si erano messe le cose, erano diventati improvvisamente tutt’altro che probabili. Anche coach Sidat ha ammesso, al termine, che questa è stata la vittoria del carattere. Ma domenica a Sondrio servirà ritrovare anche quella coralità di gioco che è stata sin qui la prerogativa dei robbiatesi.

ASD ROBBIATE – CALOLZIO 60 - 52


Sarebbe fin troppo scontato dire che eravamo stati facili profeti, all’indomani della sconfitta di Chiavenna. Eppure è proprio così. I ragazzi di Sidat hanno offerto contro la capolista Calolzio – sin qui imbattuta – una grande prestazione di carattere, vincendo con 12 punti di margine e vendicando così la sconfitta di misura del turno inaugurale del campionato (-5).
Non c’è che dire: quando la partita si preannuncia difficile, i biancorossi non sbagliano. Ed è successo anche domenica, nell’inusuale cornice del palazzetto dello sport di Merate. In vantaggio sin dalla prima sirena, il Robbiate ha controllato con grande autorità l’incontro chiudendo in vantaggio di 7 punti. Vantaggio incrementato anche nel secondo quarto, contro ospiti molto ben disposti in campo – non era mica la capolista per caso – ma poco precisi nella fase finale dell’azione. Difficile, invece, il terzo quarto con il Calolzio che ha spinto sull’acceleratore recuperando cinque punti e tornando in partita. Un equilibrio durato anche per lunga parte del quarto decisivo. E proprio qui sta il merito dei ragazzi di Sidat: avanti anche di 14 punti, non hanno mai perso la testa continuando a macinare gioco. Magari non sempre preciso, magari con qualche pecca in fase di costruzione ma con ammirevole grinta. Anche quando gli ospiti, a poco più di due minuti dalla fine, si sono portati a meno 4 non c’è stato neppure bisogno del time out per serrare le fila: i biancorossi ne sono usciti con la loro voglia, riallungando quel tanto che è bastato per avere ragione degli avversari.
Già, gli avversari. Sorpresi dalla determinazione del Robbiate, hanno finito per perdere – loro sì – la testa, facendosi fischiare più di un fallo tecnico e perdendo per espulsione un giocatore più nervoso degli altri. Tanto nervoso da lanciare la maglia in segno di stizza e da rifugiarsi negli spogliatoi dopo avere insultato mezzo mondo, compresi quanti cercavano di consolarlo. Cose che capitano. Così come sono cose che capitano (un po’ più raramente, a dire il vero) anche la mancanza di fair play alla fine della partita con mezza squadra ospite che ha sdegnosamente rifiutato il “cinque”. L’arte della vittoria, si sa, va di pari passo con l’arte della sconfitta e non sempre, dalla botte che si ha in cantina, scende il vino migliore.
Al Robbiate resta la soddisfazione di un’ottima prestazione, di numeri convincenti sia nei tiri da tre (5 bombe su 22 contro nessuna degli ospiti) che in quelli da 2 (oltre il 58% di realizzazione). Ma la parte migliore sta, forse, in una ritrovata grinta sotto i tabelloni, con molti rimbalzi portati a casa. La pausa è certo la benvenuta dopo una prima parte di stagione molto stressante. Se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, è però altrettanto fuor di dubbio che mezzo campionato non basta per cancellare d’un botto i difetti che ancora esistono. Discorsi da riproporsi a gennaio, tuttavia. Per ora Buon Natale a tutti.

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 3, Biraghi 2, Baloi 10, Nova, Galigani, Conti, Pirovano 13, Orecchia 11, Costanzo, Manicardi 17, Casati, Marinoni 6. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 19-12; 17-12; 5-10; 21-16

BASKET CHIAVENNA - ASD ROBBIATE 73-68

ASD ROBBIATE: Biraghi, Baloi 7, Nova 8, Galigani, Conti 2, Russo, Pirovano 14, Orecchia 7, Manicardi 16, Casati 2, Marinoni 10. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 20-10; 21-15; 18-24; 14-19

ASD ROBBIATE – BASKET NIBIONNO 'B' 77-42

Il Robbiate Under 17 festeggia con una rassicurante vittoria l’esordio stagionale nella palestra Montello di Merate. Cambia il consueto scenario dell’oratorio di Robbiate ma non l’esito finale degli incontri casalinghi: il Basket Nibionno finisce la gara con un passivo di 35 punti. Eppure l’inizio dell’incontro non era stato dei più coinvolgenti per i robbiatesi. Timidi al punto da sembrare svogliati, i ragazzi di Sidat hanno evidentemente pagato lo stress nervoso della vibrante (e vittoriosa) partita della settimana precedente con l’Osnago, consentendo agli avversari di rimanere in partita per tutto il primo quarto.
Ma già nella seconda parte del primo tempo si è rivisto il vero Robbiate: con un parziale di 26 a13 sono state ristabilite le distanze e il 37-28 dell’intervallo lungo consentiva, se non di archiviare la partita, certo di allontanare i fantasmi. Nella ripresa la situazione non è mutata: il terzo quarto chiuso con un 23-9 ha messo la pietra tombale sulla partita che, nell’ultima porzione di gara, è diventata una sorta di passerella con i robbiatesi a marce basse, anche per l’elevato numero di falli personali.
Una vittoria prevista, certamente, ma che comunque dà il tono di una squadra che non guarda alla classifica e che cerca di mantenere sempre alta la sbarra della concentrazione. L’esperienza insegna, del resto, che sono proprio queste le partite psicologicamente più difficili da affrontare.
Sarà tutt’altra musica, presumibilmente, domenica prossima a Chiavenna, contro una formazione di ottimo livello. Servirà il miglior Robbiate per uscire indenni e continuare a stare nelle parti altissime della classifica. Comprensivo, alla fine dell’incontro, l’allenatore Sidat, orfano del suo dirigente accompagnatore Enrico Pirovano messo ko dai mali di stagione. .

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 6, Biraghi, Baloj 18, Nova 4, Galigani 2, Conti 12, Russo 2, Pirovano 11, Costanzo 2, Casati 11, Marinoni 9. All: Diop Cheickh Sidat

Parziali: 11-15, 26-13, 23-9, 17-5

ASD ROBBIATE – SONDRIO 'A' 61-55

Quarti di nobiltà cestistica di fronte alla palestra dell’oratorio di Robbiate per una delle sfide più classiche dei campionati giovanili. E anche questa volta è stata partita vera ed equilibrata. I ragazzi del coach Ceichk Sidat l’hanno spuntata per 6 lunghezze (61-55 il risultato finale) dimostrando di saper lottare con il coltello tra i denti.
Ad onor del vero, secondo l’allenatore robbiatese, la strada da percorrere è ancora lunga e i margini di miglioramento sono notevoli soprattutto per quanto riguarda la personalità, arma in più da mettere sul parquet quando la sfida si fa dura e i duri devono cominciare a giocare…
In ogni caso, resta la soddisfazione per altri due punti in classifica che fanno di Robbiate una delle principali forze del campionato: senza la sconfitta di misura maturata a Calolzio nel turno inaugurale – e frutto esclusivamente di un primo quarto scellerato – i biancorossi sarebbero a punteggio pieno.
Nella gara con il Sondrio, ben diretta dai due arbitri doverosamente inviati dalla Federazione, partenza stentata del Robbiate che, sotto di 10 a 3, rimonta a chiude avanti di uno. Decisivo, ai fini del risultato finale, il secondo quarto chiuso con il vantaggio di 16-11 ed un totale di 32-26. Sei punti che rimarranno gli stessi alla fine della partita con gli altri due quarti chiusi in parità per 12-12 e 17-17. Nel mezzo dei numeri, una bella altalena con i robbia tesi avanti anche di undici lunghezze e gli avversari mai domi e capaci di riportarsi sotto nel finale, facendo venire qualche brivido freddo ai sempre appassionati genitori-tifosi (o tifosi-genitori?). Ma alla fine un “cinque” per tutti e la consapevolezza che, nella prossima partita con l’Osnago, bisognerà migliorare la percentuale di tiro – troppo vicino a un 30 per cento che non rende onore alla capacità tecnica dei giocatori – e, soprattutto, colmare quel gap di personalità che fa la differenza tra le “buone squadre” e le “grandi squadre”.

ASD ROBBIATE – CARUGATE 68-47

Vittorioso esordio casalingo degli Under 17 di coach Sidat opposti al Carugate. Senza troppo entusiasmare sotto il profilo della qualità del gioco, i biancorossi hanno disposto con facilità degli avversari, apparsi inferiori dal punto di vista fisico e tecnico.
A differenza della prima partita del campionato, i robbiatesi hanno cominciato con determinazione il primo quarto e hanno incrementato il vantaggio prima del riposo, nonostante il ritmo andato in calando. Decisivi due bombe dalla distanza e una netta predominanza sotto i tabelloni anche se, spesso, la palla recuperata non si tramutava in punti.
Nel terzo quarto, i ragazzi robbiatesi – evidentemente convinti di aver già archiviato la pratica – hanno ulteriormente ridotto il ritmo e soltanto nell’ultimo parziale – quando il vantaggio è sceso ad un preoccupante più nove – hanno rispolverato la grinta, chiudendo in crescendo e con un divario di 21 punti.
Al termine dell’incontro il coach Sidat si è detto soddisfatto soltanto dei due punti conquistati, sottolineando come la squadra – più per ragioni psicologiche che fisiche o tecniche – manchi ancora della necessaria intensità e continuità di rendimento. Difetti che dovranno essere corretti in allenamento per essere davvero tra i protagonisti del campionato.
Prossimo appuntamento ancora in casa – all’oratorio di Robbiate – sabato prossimo 12 novembre alle 19.30 contro il quotato Morbegno.

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 9, Biraghi 5, Costanzo 6, Baloj 4, Galigani, Conti 4, Russo 4, Pirovano 12, Manicardi 12, Casati, Nova 6, Marinoni 6. All. Diop Ceichk Sidat.

PARZIALI: 18-13, 15-9, 10-8, 25-17

mercoledì 7 marzo 2012

CALOLZIO - ASD ROBBIATE 72 - 67

Sconfitta di misura per gli Under 17 nella prima partita del campionato. Opposti a una squadra fisicamente più possente e anagraficamente più esperta - sette dei dodici elementi sono della classe '95 - i ragazzi di Cheikh Sidat hanno pagato anche l'emozione dell'esordio, chiudendo in netto svantaggio (20-9) il primo quarto e pregiudicando così l'esito finale dell'incontro. Timorosi del "contatto" e imprecisi nel tiro, i biancorossi hanno sbagliato troppo nella fase di costruzione del gioco e sotto il tabellone.
L'equilibrio è tornato sin dal secondo quarto, che i biancorossi hanno chiuso vittoriosi e, soprattutto, nel secondo tempo quando gli effetti della sfuriata nel coach nello spogliatoio durante l'intervallo lungo si sono subito fatti sentire. Avvincente il terzo parziale ed emozionante quello finale, con i robbiatesi che - pur non esprimendo il basket di cui sono capaci - sono prima rientrati in partita ed hanno poi raggiunto gli avversari sul 62-62. Gli ultimi minuti sono stati un' altalena di momenti favorevoli per l'una e l'altra squadra. Il momento decisivo quando il cronometro segnava soltanto 15 secondi alla fine. Sotto di due punti ma con la palla in mano, il Robbiate non è riuscito a trovare quel tiro da tre che avrebbe potuto regalare il successo. I biancorossi hanno perso palla e hanno subito il canestro con tiro libero supplementare per fallo.
Discreto l'arbitraggio, sia pure con qualche valutazione piuttosto discutibile in materia di sfondamento e con un carico di falli che ha penalizzato oltremisura il settore dei lunghi. Rammaricato il coach Cheikh Sidat per il pessimo inizio di partita ma fiducioso per la capacità di reazione mostrata dai suoi ragazzi, capaci di non perdere la testa nei momenti più difficili del match e persino quando sono andati in svantaggio anche di 14 punti. Decisiva, alla fine, quell'inevitabile tributo di esperienza, legata anche alla giovane età della rosa.

ASD ROBBIATE: Baloj 9, Biraghi 2, Casati 2, Conti 2, Costanzo 2, Galigani, Lanzalaco 11, Manicardi 14, Marinoni 13, Nova, Pirovano 12, Russo. All. Diop Cheikh Sidat

Parziali: 20-9, 14-18, 18-19, 20-21