Ma già nella seconda parte del primo tempo si è rivisto il vero Robbiate: con un parziale di 26 a13 sono state ristabilite le distanze e il 37-28 dell’intervallo lungo consentiva, se non di archiviare la partita, certo di allontanare i fantasmi. Nella ripresa la situazione non è mutata: il terzo quarto chiuso con un 23-9 ha messo la pietra tombale sulla partita che, nell’ultima porzione di gara, è diventata una sorta di passerella con i robbiatesi a marce basse, anche per l’elevato numero di falli personali.
Una vittoria prevista, certamente, ma che comunque dà il tono di una squadra che non guarda alla classifica e che cerca di mantenere sempre alta la sbarra della concentrazione. L’esperienza insegna, del resto, che sono proprio queste le partite psicologicamente più difficili da affrontare.
Sarà tutt’altra musica, presumibilmente, domenica prossima a Chiavenna, contro una formazione di ottimo livello. Servirà il miglior Robbiate per uscire indenni e continuare a stare nelle parti altissime della classifica. Comprensivo, alla fine dell’incontro, l’allenatore Sidat, orfano del suo dirigente accompagnatore Enrico Pirovano messo ko dai mali di stagione.
ASD ROBBIATE: Lanzalaco 6, Biraghi, Baloj 18, Nova 4, Galigani 2, Conti 12, Russo 2, Pirovano 11, Costanzo 2, Casati 11, Marinoni 9. All: Diop Cheickh Sidat
Parziali: 11-15, 26-13, 23-9, 17-5