sabato 17 marzo 2012

ASD ROBBIATE – SONDRIO 'A' 61-55

Quarti di nobiltà cestistica di fronte alla palestra dell’oratorio di Robbiate per una delle sfide più classiche dei campionati giovanili. E anche questa volta è stata partita vera ed equilibrata. I ragazzi del coach Ceichk Sidat l’hanno spuntata per 6 lunghezze (61-55 il risultato finale) dimostrando di saper lottare con il coltello tra i denti.
Ad onor del vero, secondo l’allenatore robbiatese, la strada da percorrere è ancora lunga e i margini di miglioramento sono notevoli soprattutto per quanto riguarda la personalità, arma in più da mettere sul parquet quando la sfida si fa dura e i duri devono cominciare a giocare…
In ogni caso, resta la soddisfazione per altri due punti in classifica che fanno di Robbiate una delle principali forze del campionato: senza la sconfitta di misura maturata a Calolzio nel turno inaugurale – e frutto esclusivamente di un primo quarto scellerato – i biancorossi sarebbero a punteggio pieno.
Nella gara con il Sondrio, ben diretta dai due arbitri doverosamente inviati dalla Federazione, partenza stentata del Robbiate che, sotto di 10 a 3, rimonta a chiude avanti di uno. Decisivo, ai fini del risultato finale, il secondo quarto chiuso con il vantaggio di 16-11 ed un totale di 32-26. Sei punti che rimarranno gli stessi alla fine della partita con gli altri due quarti chiusi in parità per 12-12 e 17-17. Nel mezzo dei numeri, una bella altalena con i robbia tesi avanti anche di undici lunghezze e gli avversari mai domi e capaci di riportarsi sotto nel finale, facendo venire qualche brivido freddo ai sempre appassionati genitori-tifosi (o tifosi-genitori?). Ma alla fine un “cinque” per tutti e la consapevolezza che, nella prossima partita con l’Osnago, bisognerà migliorare la percentuale di tiro – troppo vicino a un 30 per cento che non rende onore alla capacità tecnica dei giocatori – e, soprattutto, colmare quel gap di personalità che fa la differenza tra le “buone squadre” e le “grandi squadre”.